C’è un motivo se sono sempre stato un fedelissimo Sony? Si. La Playstation è stata la prima console che mi abbia interessato a un livello superiore. Non avevo mai avuto da un videogioco un’esperienza così completa e appagante finché non ho giocato a Final Fantasy VIII su Playstation 1. Certo la Nintendo mi aveva più che decentemente intrattenuto grazie anche all’indimenticabile Super Mario, ma onestamente, non c’era paragone.

C’è un motivo valido per cui ho sempre preferito le console Sony alle console Microsoft? Probabilmente no. Ho sempre seguito il mio cuore nella scelta, forse perché fin da bambino sono stato così affezionato a Playstation da non ragionare su altri fattori, che magari avrebbero potuto rendere la mia esperienza di gioco migliore.

Se da bambino e adolescente mi interessava soltanto passare ore e ore a scoprire fantastici mondi virtuali, oggi sono adulto e dei giochi mi affascinano molte altre caratteristiche. Oggi ragiono, analizzo e comprendo le scelte fatte da chi c’è dietro ai giochi e anche dietro alle console stesse. L’esperienza è resa appagante anche da moltissimi fattori che vanno al di là del gioco stesso o dell’acquisto della console, questi fattori sono chiamati servizi. I servizi interessano molto più agli adulti che ai ragazzi, e la maggior parte della popolazione dei videogiocatori in effetti è adulta. I ragazzi non si preoccupano, o si preoccupano in minor misura, se i giochi gratuiti offerti con l’abbonamento mensile, diminuiscono oppure aumentano; se dovesse interessare loro un gioco, magari chiederebbero ai genitori di comprarlo o lo prenderebbero con la paghetta, è infatti molto probabile che non paghino in prima persona nemmeno il suddetto abbonamento mensile. Un adulto, al contrario, cerca di informarsi e di capire come spende i soldi, che tanto faticosamente guadagna, e così scopre che esistono moltissime differenze, che neppure immaginava.

Dobbiamo tornare un attimo indietro al momento in cui sono stati aperti i pre-ordini di PS5. Posso tranquillamente dire che ero prontissimo ed emozionatissimo. Pensate come si sia spenta, quasi immediatamente l’emozione, non appena ho provato ad accaparrarmi una console. Il primo passo che ho fatto è stato cercare su Amazon; quando ho visto che non avevano più disponibilità, ho pensato: “Ok. Avranno fatto tutti il mio stesso ragionamento, proverò su un altro sito.” Tentando su Unieuro, Mediaworld, Trony, Euronics,etc; ho immediatamente realizzato che il mio peggior incubo si era avverato.

Era girata una voce, durante la famosa quarantena, secondo cui Sony non aveva avuto il tempo necessario per produrre abbastanza console, da esaudire le richieste dei suoi fedeli il giorno del lancio. Le console sarebbero quindi state distribuite in modo limitato e, da normalissimo utente quale sono io, ho pensato che non sarei mai riuscito ad avere la PS5, al lancio. Ebbene ecco che il mio incubo ha preso forma. Dall’annuncio ad oggi, e siamo praticamente a fine ottobre, non ho potuto pre-ordinare la PS5 e tutti i negozi visitati in questo periodo non sapevano se avrebbero riaperto i pre-ordini prima del nuovo anno, anzi non sapevano proprio nulla in realtà. In un solo negozio mi è stato confermato che molto probabilmente chi non era già riuscito ad ordinare la console, avrebbe dovuto aspettare almeno fino a Marzo del nuovo anno, rimanendo a guardare gli altri giocare o accontentandosi di continuare a giocare old-gen.

Mi sono chiesto se Sony abbia fatto tutto questo solo per una trovata di Marketing, vedendo che la concorrenza, ossia Xbox, aveva guadagnato terreno, forse ha voluto alzare le aspettative, già sapendo che si desidera di più ciò che non si può avere. Quello che penso realmente però è che Sony si sia trovata con le spalle al muro. Forse è partita in ritardo, si è svegliata quando Microsoft aveva già le idee chiare sulla next-gen e ha dovuto sbrigarsi per mettersi in pari (o sbrigarsi per presentare qualcosa perché non poteva permettersi di non farlo). Le cose fatte di fretta però si sa come vanno a finire e così si è trovata con poche console da vendere e poche risorse a cui appellarsi per trattenere i giocatori fidelizzati.

Un altro esempio è il servizio Playstation Plus Collection. Per quale motivo Sony dovrebbe offrire ai suoi abbonati questo servizio extra, stranamente somigliante al modello di Microsoft? Forse Sony non sa più cosa inventarsi e probabilmente sa che il futuro dei videogiochi è nei servizi, ma si trova in difetto avendo sempre dichiarato che un modello come Xbox Game Pass non è sostenibile sul sistema Playstation.

Fatto sta che al negozio menzionato pochi paragrafi più su mi hanno fatto un’offerta di supervalutazione della mia PS4 per prendere Xbox series X (ancora disponibile in tutti i negozi) e io, forse deluso da Sony o forse semplicemente desideroso di giocare next-gen fin dal primo giorno, ho accettato. La particolarità dell’offerta però è che, la stessa Xbox series X sarà supervalutata fino a Giugno del nuovo anno, momento in cui si prevede che la PS5 sarà tornata sul mercato. La speranza del negozio ovviamente è che noi fidelizzati Playstation, ci innamoriamo di Xbox così da non volerla più dare indietro, ma senza magari rinunciare all’acquisto di PS5. Per quanto mi riguarda non è un’ipotesi così improbabile, sarebbe tanto di guadagnato vista l’impareggiabile gamma di servizi Microsoft (specialmente da un po’ tempo a questa parte con il Game Pass Ultimate) e le esclusive Sony che, lo ammetto, sono più allettanti di quelle della concorrenza. In pratica avrei una console per giocare online e usufruire dei giochi in streaming e una per giocare offline ed avere i migliori giochi sul mercato in esclusiva. Va da sé che non è una cosa che tutti possiamo permetterci e nemmeno a cui tutti siamo interessati, se volete una console soltanto per scopi ricreativi brevi, scegliete semplicemente quella che più vi emoziona, come ho fatto io da bambino, ma ovviamente non compratela al lancio (anche perché se si tratta di PS5 non sarà possibile).